Castelli da fiaba

Una vacanza da sogno tra i castelli valdostani, dove l’incantesimo esiste davvero…

Entrare in Valle d’Aosta significa imparare presto a famigliarizzare con un paesaggio severo e incombente che, da sempre, favorisce il controllo dei transiti e la difesa dei confini in un serrato zigzagare si susseguono castelli, rocche, torri e caseforti. 

Bassa Valle: tra fortezze e dimore importanti

A Gressoney-Saint-Jean l’imperdibile Castel Savoia, il classico “castello delle Fiabe” fatto costruire da Margherita di Savoia agli inizi del 1900 come sua residenza estiva.

Nel fondo valle il Forte di Bard, l’imponente fortezza ottocentesca, oggi importante polo culturale con i suoi ascensori panoramici. E ancora il castello di Verrès, vera e propria fortezza con il ponte levatoio, raggiungibile tramite una panoramica mulattiera. E, infine, il Castello di Issogne celebre per la fontana del melograno, l’ingresso decorato da pregevoli lunette e l’interno ancora completamente arredato.

Media valle: castelli e torri che guardano la valle

A Châtillon il castello di Ussel, imponente monoblocco difensivo utilizzato nel tempo anche come prigione. Dal lato opposto il castello Gamba, oggi sede espositiva di arte moderna e contemporanea circondato da un immenso parco con alberi monumentali.

A Saint-Denis, su un’altura a controllo del fondovalle, il suggestivo castello di Cly, uno dei più antichi castelli della Valle d’Aosta. E infine il celebre castello di Fénis, il più conosciuto tra i castelli valdostani “bello fuori e dentro”. Se l’esterno rappresenta un mix tra una fortezza e un castello delle Fiabe, l’interno è una residenza prestigiosa e signorile ricca di eleganti decori.

Alta valle: magnifici castelli tra vigneti e frutteti

Il Castello Reale di Sarre, costruito sui resti di una casa forte del 1242, era la residenza di caccia del re Vittorio Emanuele II. A pochi chilometri di distanza immerso tra i frutteti sorge il Castello Sarriod de La Tour, un tipico castello di rappresentanza.

Il castello di Introd si trova all’interno di un parco in cui è conservato ancora un granaio settecentesco.

Aperto in anteprima per le festività natalizie e grande novità a partire da aprile 2022, il castello di Aymavilles dopo anni di lavori di restauro impegnativo, è pronto a spalancare il suo meraviglioso portone per fare un salto nel barocco ottocentesco.