Direttamente dal latte dei pascoli montani,
la filiera lattiero-casearia della Valle d’Aosta propone una ricca varietà di sapori e di consistenze, tra cui spicca certamente la Fontina DOP, prodotta ancora oggi secondo gesti e consuetudini plurisecolari, con latte crudo di una sola mungitura di vacca rigorosamente appartenente alla razza valdostana (pezzata rossa, pezzata nera, castana). Un racconto unico, frutto irripetibile di particolari condizioni geografiche, di materie prime di livello e di antiche tecniche di produzione ancora utilizzate.
Quando si parla di Fontina è fondamentale distinguere la produzione invernale, quando le mucche si nutrono di fieno, dalla produzione estiva, quando le mucche, in alpeggio, si nutrono di una varietà di erbe di montagna (timo selvatico, genziane, rododendro, viole, achillea.) le cui fragranze caratterizzano la produzione delle fontine di alpeggio.
Oltre alla Fontina DOP, i caseifici e le aziende valdostane producono altri formaggi vaccini freschi e stagionati: diverse Tome, il burro, il Seras, una pregiata ricotta ricavata dopo la produzione della Fontina o della toma, il Reblec, formaggio fresco e cremoso ricavato dalla panna affiorata spontaneamente, ma anche caprini e altri derivati del latte.
Visitabili su prenotazione, le aziende agricole casearie hanno anche punti vendita al dettaglio ed alcune, in estate, consentono la visita dell’alpeggio in quota.
Ma dove andare?
Ci sono due vallate, tra tutte, che sono consigliate